30 marzo 2007

involtini alla menta con mattonella di ceci su letto di rucola (fritta)




L'altro giorno guardavo la trasmissione di Massimiliano Mariola su Gambero Rosso Channel e uno dei cuochi invitati a cucinare con lui ha fatto una portata complicatissima poggiata sul letto di rucola. Banale, si potrebbe pensare (lo pensavo anch'io)...poi però la rucola l'ha fritta e questo mi ha stuzzicato. Era d'uopo trovare una collocazione per questa benedetta rucola fritta.

per gli involtini:

350 gr di fesa di tacchino tagliata fine ( secondo me rende di più il vitello, ma per adesso è verboten!!!)
una zucchina media già grigliata e condita con olio e sale(e se macera nel suo salmariglio da un po' è ancora meglio!!!!)
un bel ciuffo di menta fresca
un panetto di philadelphia (per noi formaggio morbido di soya anche questo orgogliosamente autoprodotto)
una bella manciata di pinoli
sale e pepe

pangrattato e olio evo

frullare insieme zucchina+salmariglio con i pinoli , il formaggio e la menta.
Tafliare a quadrotti la fesa e mettere al centro un po' del composto, arrotolando la carne e fermandola con uno stecchino (fare gli involtini, insomma!!!!)
Passarli nell'olio e poi nel pangrattato, metterli in una pirofila e cuocerli coperti in forno caldo (20 min a 180°).

Per la mattonella di ceci:

750 gr di acqua
250 gr di farina di ceci sale e pepe

sciogliere la farina nell'acqua e cuocerla per circa 40 min a fuoco moderato girandola continuamente (confesso: l'ho schiaffata nel bimby....35 min. 80° vel 3 !!!!).
Si ottiene la "polenta del sud"...che si travasa ancora calda in una bottiglia di plastica segata a 3/4 e si fa raffreddare immergendola in una bacinella d'acqua fredda. Una volta solidificato il composto, si ottiene un salame che si taglia a fette non troppo spesse e si frigge. A Palermo questa è' la preparazione delle "panelle", di chiara ispirazione araba (sono simili ai falafel)

Assemblaggio del piatto:
Si frigge in olio caldisimo la rucola (attenzione...ho scoperto sulla mia pelle che deve essere più che asciuttissima!!!!!!!)... "una misa e 'na livata", cioè si mette e si toglie praticamente quasi subito, deve solo appassire!!
La rucola forma il letto su cui vengono appoggiati involtini e mattonella. Si possono servire con una salsa a base di yogurt o con una vinaigrette.

29 marzo 2007

tacchino tandoori



Fonte ispiratrice di questo piatto la mitica Nigella Lawson che nella sua trasmissione "Forever Summer with Nigella" preparava spettacolari piatti di carne variamente marinate ... anche se, ad onor del vero, il tentativo di marinare la carne con l'olio di pesce thailandese non ha fornito risultati apprezzati, cosicchè il suddetto olio è stato prontamente archiviato nel secchio della spazzatura ('na schifezza, insomma!).

Questa ricetta ci è invece piaciuta molto.

Ingredienti:

la polpa di due belle cosce di tacchino tagliata a pezzi
1 vasetto di yogurt bianco (per noi di soya, orgogliosamente autoprodotto, ma questa è un'altra storia!)
un pizzico di spezie tandoori (il mix indiano dal bel colore rosso)
olio evo, sale, pepe e coriandolo fresco tritato.


Mettere a marinare per almeno 2 ore il tacchino con lo yogurt, il sale , il pepe, le spezie in un contenitore in frigo.
Poi semplicemente mettere il tutto in una pirofila, irrorando d'olio evo e coprirla con l'alluminio. cuocere in forno caldo a 190° per circa 15 min. (regolarsi col proprio forno, il mio non è attendibile!)

Per una cottura più veloce, spadellare in padella!!!!

28 marzo 2007

orecchiette di kamut alle cime di rapa




...o come dice la mia amica Marastina (barese D.O.C.), amica e socia con me in Cucinallegra con bimby, "grecchiette alle cim' di rep"!
Tutto nasce dal fatto di aver trovato le cimette fresche al mercato...una tentazione troppo forte!

Le orecchiette le ho impastate con le mie manine sante, senza far ricorso a prodigi della scienza e della tecnica (leggasi: bimby, kenwood e ammennicoli vari).

Primo trucco delle grecchiette: usare solo semola...io ho usato semola di kamut.

Si va un po' ad occhio: ho usato 500 gr di semola e tanta acqua tiepida per avere un impasto omogeneo, elastico ma assolutamente non appiccicoso.

Secondo trucco delle grecchiette: fare asciugare un po' all'aria l'impasto sennò le grecchiette non si formano!


dividere l'impasto in porzioni e ricavare dalle porzioni dei salamotti sottili, da tagliare a fettine.



Ogni fettina viene trascinata sul piano di lavoro con il dito o con la punta di un coltello (e così si ottengono i cavatelli, altro formato di pasta pugliese) e delicatamente rivoltata su se stessa...dopo questo lavoro certosino (si erano fatte le 23 ed era ora della nanna...)le orecchiette si lasciano essiccare all'aria.



Per ottenere il condimento, si puliscono e sciacquano ben bene le cimette e si lessano in abbondante acqua leggermente salata.

Terzo trucco delle grecchiette: si cuociono nell'acqua in cui si sono lessate le cimette!

Nel frattempo in padella si soffriggono due spicchi d'aglio in un po' di buon olio extra vergine d'oliva insieme ad un paio di acciughe sott'olio. Appena le orecchiette sono al dente si scolano insieme alle cime e si spadellano velocemente.

27 marzo 2007

[MdP] Pane di kamut al latte di soya




Per me la macchina del pane (anzi, la Macchina del Pane)è una scoperta recente. La guardavo con sufficienza, dall'alto del mio essere bimby-kenwoodmunita, la consideravo di serie B insomma. Poi, spinta dal mio amore ossessivo-compulsivo per le carabattole da cucina, avendola vista in offerta ad un prezzo ridicolo se paragonato al costo dei più blasonati aggeggi da cucina, la comprai. Da quel momento è amore incondizionato.
La sveglia più dolce la mattina è il profumo del pane appena cotto.
Ecco quello di questa mattina.


gr 250 di latte di soya
gr 50 di acqua
gr 70 di margarina di soya
un cucchiaino d'olio d'oliva
un cucchiaio di malto o miele
mezzo panetto di lievito di birra ( o mezza bustina di lievito granulare)

gr 500 di farina di kamut
un pizzico di sale.

Mettere gli ingredienti nell'ordine indicato nel cestello della macchina. Programma pane bianco crosta chiara. Fine. Punto.
Niente forno da portare alla giusta temperatura, niente bacinella d'acqua dentro per-aiutare-la-lievitazione. Questa semplicità mi ha conquistata.

26 marzo 2007

meme per cannella




questo blog comincia così!